Ma siete sempre voi ?

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Certo che sì! Siamo sempre noi.

Lo so che in questo mondo è difficile vedere le stesse persone lavorare nello stesso posto senza cambiare mai, come abbiamo fatto noi negli ultimi 42 anni.

Noi siamo comunque sempre nello stesso posto, in Via dei Prati Fiscali a Roma.

In tempo di crisi non è male: mentre 90 negozi che erano presenti a Roma hanno chiuso (siamo rimasti in pochi a fare questo mestiere), noi apriamo nuovi punti vendita.

Com’è possibile? Sicuramente un motivo è perché a differenza di altri ci siamo messi al passo con i tempi creando nuovi servizi: dal tappeto su misura al noleggio tappeti.

Sì, esatto, hai capito bene.

Ci occupiamo di noleggio tappeti.

Guarda, proprio mentre scrivo questo articolo ho ricevuto due richieste: una da Pinko, la casa di moda italiana, e l’altra da un privato. Devono organizzare un evento e quindi hanno bisogno del nostro servizio.

Il nostro centro di manutenzione aumenta il suo lavoro a dismisura perché con il passaparola sempre più persone si avvalgono del nostro servizio di lavaggio e restauro.

Non solo: il nostro staff è composto da persone di origine persiana specializzati ognuno in un tappeto diverso.

Il tappeto non è virtuale: non si smaterializza!

Ti rendi conto che in un mondo di monete virtuali il tappeto sarà merce rara che non troveremo più manufatti annodati a mano ?

Come è accaduto in Italia per l’artigianato che oramai è sparito (non si trova più nemmeno un falegname!), anche in Persia, ancora per poco tempo è previsto che facciano dei manufatti interamente annodati a mano da abili artigiani.

In futuro è stato previsto dall’università di Teheran che non ci saranno più tappeti annodati a mano.

Il tappeto ha un significato più profondo e ha un ruolo fondamentale nella casa e in futuro avranno un valore inestimabile perché essendo beni deperibili sono soggetti a consunzione e quindi se ne troveranno sempre meno autentici.

Se pensiamo che il tappeto più antico al mondo lo conosciamo perché è stato ritrovato sul monte Altaj, in un ghiacciaio nel Caucaso e risalente al VI secolo AC!

Ma per il resto noi studiamo i tappeti dai quadri per esempio.

La presenza di tappeti orientali inizia in moltissimi dipinti occidentali sin dal 1300.

Io studio i tappeti dai quadri famosi come il dipinto di Vermer pittore olandese del 600’ che utilizzava spesso questi manufatti per i suoi dipinti.

Se pensi che nel 2013 all’asta di Sotheby’s è stato stabilito il prezzo di 33.8 milioni di euro per un singolo pezzo…

Che cosa vuol dire per te tutto questo?

È un treno da prendere: non vorrai mica perdertelo? Un artigiano oggi è pagato in Iran solo 100 dollari al mese, i costi del tappeto che acquisti sono soprattutto di stoccaggio,di dogana, trasporto e tasse.

Molti si lamentano del prezzo, ma se penso che un artista ci deve lavorare almeno 6 mesi l’anno, per un manufatto di circa tre metri per due di buona qualità che in Italia almeno 1000 euro al mese almeno per sei mesi lo dovresti pagare 6000 euro ?

Invece i costi sono ancora ridicoli per l’acquisto e spesso un restauro ti costa di più perché lo facciamo in Italia e la manodopera qui costa di più .

Dobbiamo importare le lane, gli utensili come le forbici e i pettini dall’Iran e lo stesso in più per un semplice bordo ci deve lavorare un giorno.

I tappeti raccontano la storia dei popoli che lo hanno tessuto e infatti hanno dei simboli antichissimi come quelli che troviamo nei kilim anatolici, come l’ascia bipenne simbolo di dualità tra bene e male o come il labirinto che simboleggia la continuità della vita dopo la morte ecc.

Mi ricordo che negli anni 80’ fuori dal nostro negozio c’era una fila che arrivava fino al benzinaio.

Questo sono sicuro che sarà un lontano ricordo perché il tappeto sarà un bene per pochi eletti come nell’antichità che il tappeto era riservato alla corte dell’Imperatore. E tu cosa aspetti?

Carpediem!